LAGO DI PERGUSA
Il lago di Pergusa, è posto tra un gruppo di alture appartenenti ai monti Erei, che cingono quasi interamente la conca di forma subellittica che accoglie l’invaso. È l’unico lago endoreico della Sicilia, non presenta, cioè, immissari né emissari.
È un ambiente lacustre di origine tettonica, che ospita una ricchissima varietà di avifauna e che rappresenta l’unica zona umida di sosta nel cuore della Sicilia per gli uccelli migratori.
Periodicamente il lago, per una sinergia tra alcuni organismi microscopici che in esso vivono, associata alle alte temperature ed alla luce, fa registrare un fenomeno unico al mondo: le sue acque si tingono di rosso, conferendo al paesaggio un aspetto di grande particolarità.
Il massiccio sviluppo di solfobatteri colorati costituisce un meccanismo naturale di autodepurazione, assicurando la possibilità di vita nell’acqua e provocando questa particolare colorazione rosso-violacea dell’acqua.
La bellezza di questo lago è stata, in passato, anche ispiratrice di scrittori: da Ovidio a Cicerone, da Livio a Diodoro Siculo e tanti altri.
Il mito di Proserpina
La leggenda narra di Proserpina, diletta ed unica figlia di Cerere, che, mentre raccoglieva fiori nei pressi del Lago di Pergusa, fu rapita dal dio degli Inferi, Plutone, che si innamorò perdutamente di lei.
Cerere la cercò ovunque per nove giorni; la dea della fertilità trascurò così il suo dovere e le messi cominciarono a venir meno.
Il decimo giorno, Giove, compresa la gravità della situazione, fece svelare a Cerere la verità sul destino della figlia. In seguito alle suppliche della madre, il padre degli dei acconsentì che madre e figlia potessero vedersi, ma solo per un periodo dell’anno. Cerere accettò la decisione, ma con una condizione: quando il suo sguardo fosse stato lontano dall’amata figlia, la tristezza avrebbe riempito il suo cuore, allora la stessa sorte sarebbe toccata alla terra, dando così origine all’autunno e all’inverso; col ritorno di Proserpina, invece, anche la terra avrebbe esultato della sua presenza, la vegetazione e la fertilità sarebbero riapparsi, sarebbero sbocciati così i fiori, gli alberi avrebbero dato i loro frutti e gli uomini avrebbero giovato di tale ricchezza, dando origine, in tal modo, alla primavera e all’estate.
COME ARRIVARE
Si può arrivare a Pergusa in molteplici modi, come i vari percorsi delle Strade Provinciali 2, 81 bis e dalle Strade Statali 117 bis, 121 e 561, su cui passano anche gli autobus delle autolinee siciliane.
Dall’Aeroporto Fontanarossa di Catania, distante circa 80 km, si può arrivare a Enna spostandosi facilmente verso l’entroterra siciliano tramite i vari collegamenti regionali.